MESSAGGI IN BOTTIGLIA

Il monologo parte da una delle sfide più affascinanti dell’umanità: l’esplorazione dell’universo attraverso le sonde Voyager, che destinate, in un primo tempo, a circumnavigare alcuni pianeti del sistema solare, attualmente sono nell’elio pausa, al di fuori del nostro sistema, e continuano a trasmettere dati dal 1977.La loro attività di dialogo con il pianeta terra continuerà fino al 2025, per poi esaurirsi.

La n.1 nell’anno 40272, giungerà probabilmente nelle vicinanze di una stella dell’Orsa Minore, il “piccolo carro” che tanti astrofili conoscono. La n. 2, tra circa 40000 anni transiterà nelle vicinanze di Ross 248, nella costellazione di Andromeda.

Nelle sonde è contenuto il Golden Record, il cosiddetto Disco d’Oro, un doppio LP che contiene 115 immagini che descrivono la vita sulla Terra e il Sistema Solare; una collezione di suoni, come il rumore del vento e dei tuoni o i versi delle balene; 90 brani musicali di ogni epoca e cultura, più una serie di saluti in 55 lingue, con un messaggio del presidente degli USA Jimmy Carter e del Segretario generale dell’ONU Kurt Waldheim.

Nato da un’idea dello scienziato Carl Sagan è una difficile sintesi della civiltà umana ed è stata il prodotto di un team composto dallo stesso Sagan, e da alcuni etnomusicologi, semiologi, e ovviamente scienziati.

Lo spettacolo narra delle vicissitudini che hanno portato alla sua realizzazione, i criteri della scelta dei linguaggi, e dell’eterno sogno dell’uomo di varcare le porte dell’infinito.

L’evento è deicato alla memoria di Luigi Clemente, prematuramente scomparso lo scorso anno.